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SCHEDA
STORICO CONOSCITIVA DI
“FORTE
MARGHERA”
Il borgo di Marghera sorgeva sull’area attualmente di Forte Marghera e la costruzione delle “storie che hanno indotto una significativa trasformazione di questa parte considerevole e pregevole della laguna veneziana, permette di ripercorrere le vicende che più hanno influito sulla costante modificazione del bacino lagunare,
quali : le grandi diversioni fluviali e la formazione del sistema difensivo veneziano.
Le prime hanno trasformato il borgo di Marghera da porta aperta sulla laguna quale punto di ristoro per i viandanti, di controllo e di dogana delle merci come essa era agli inizi, a punto di magazzinaggio e di sosta obbligata per le merci ed i viandanti, come esso si era trasformato con “l’intestatura” – cioè la chiusura - del Canal Salso, cosi oggi definito, ma si chiamava fossa Gradeniga dal 1361; tali lavori venivano eseguiti per separare le acque salate, da quelle dolci fluviali al fine di evitare l’interramento della laguna e scongiurare il pericolo della malaria.
Tuttavia dalla posizione strategica di quest’area, quale punto di cerniera e di controllo tra la terraferma e la laguna, venivano avviati i lavori per la trasformazione dell’antico borgo di Marghera in area fortificata, prima dagli Austriaci poi dai Francesi (1806) con la costruzione di Forte Marghera, del Eau, poi chiamato Manin, per proteggere la città di Venezia da eventuali attacchi provenienti da nord-ovest.
Il 16 aprile 1814 la Francia cede la piazzaforte veneta all’Austria e il 26 aprile dello stesso anno avviene il processo verbale per la consegna del Forte Marghera da parte della Direzione Genio di Venezia al Genio Austriaco.
Il 22 marzo 1848 la popolazione mestrina insorta, con l’aiuto dei lavoratori della ferrovia, costrinsero la guarnigione austriaca a cedere la fortezza di Marghera.
Forte Marghera resistette 22 giorni continuamente bombardato dagli austriaci che vi lanciarono circa 70.000 proiettili fra palle, bombe e granate.
Finalmente il 30 ottobre 1866 il Veneto viene ceduto a Napoleone III il quale lo consegna all’Italia.
NR. 22 CANNONI DA CENT. 12 G.R.
NR. 9 CANNONI DA CENT.
9 B.R.
NR. 17 CANNONI DA CENT. 13 G.L.
NR. 15 CANNONI DA CENT. 12 G.L.
NR. 10 CANNONI DA CENT. 9
G.L.
NR.
2 MORTAI DA CENT. 27 G.
NR. 4 MORTAI DA CENT.
15 G.
TOTALE N. 85
PEZZI
In seguito al potenziamento di tiro d’artiglieria, la piazzaforte di Venezia dovette avanzare il fronte della cintura di sicurezza con la costruzione dei forti a terra quali il Carpenedo, Tron, Gazzera, Brendole, adeguando le strutture del Forte Marghera ad ospitare attività logistiche piuttosto che di difesa. Cosi nel primo ‘900 il Forte diventava punto di cerniera e di servizio della piazzaforte veneziana e del campo trincerato di Mestre.
L’avvicinarsi di una guerra contro l’Austria (1915/1918), porta gli italiani a potenziare la piazza di Venezia con delle modernissime opere fortificate. Ed è tra il 1908-1914 che vengono edificati i forti Poerio, Sirtori, Mezzacapo, Cosenz, Rossarol, Pepe a completamento del campo trincerato di Mestre e i forti Radaelli, San Marco, Pisani, Amalfi a completamento a nord-est della difesa costiera.
E si deve essenzialmente a questa grandiosa macchina bellica se il 15 giugno 1918 le armate lungo il Piave, riuscirono a contenere il nemico. Grazie all’opposizione dei forti Radaelli, San Marco, Pisani, Amalfi, Mezzacapo, Pepe e Rossarol e dell’artiglieria di riserva schierata lungo il Piave, impedirono al nemico la presa di Venezia e la sconfitta dell’Italia.
Oggi il Forte è costituito da una cinta bastionata esterna (a), da un ridotto esterno (b), entrambi circondati da una rete di canali (c) e da quattro lunette (d, e, f, g) e da due controguardie a sud (h, i); gli edifici storici più pregevoli sono rappresentati dalle due caserme difensive francesi (l, m) e dalle polveriere, una Austriaca (n) e una Francese (o), dalle casermette difensive italiane di cui una attualmente è sede del Museo Storico Militare (q), nonché da quello che meglio testimonia le trasformazioni dell’area e cioè del ponte in mattoni a tre arcate (1589) appartenente alla struttura viaria del borgo; utilizzato quale magazzino (1840) e successivamente rialzato con la realizzazione di un piano adibito ad uffici (1910) (p).
Dal 1951, il Forte Marghera divenne sede della 5^ Direzione di Artiglieria, poi 5°Reparto Rifornimenti (1984).