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IL
MUSEO
IL
MUSEO E' COSTITUITO DALLE SEGUENTI
SEZIONI
1.
STRUTTURA :
CASERMETTA DIFENSIVA ITALIANA (ora struttura museale)
3.1 : Armi Lunghe
3.2 : Pistole e Revolver
3.3 : Armi Bianche
3.4 : Armi di Supporto
ARTIGLIERIA A REPARTO
RIFORNIMENTI
1. STRUTTURA
(ora struttura museale)
Questi manufatti sono di origine italiana, edificati nel periodo 1883-1900, costruiti in muratura di mattoni atte alla protezione delle truppe dall’attacco del nemico. Essi venivano realizzati all’interno delle lunette che formavano la cinta esterna in sostituzione delle baracche in legno, con dimensioni di mt. 35,40 per mt. 14 ed altezza pari a mt. 6. Tali manufatti hanno subito notevoli alterazioni nel loro assetto strutturale e distributivo, poiché utilizzati per funzioni diverse da quelle per cui originariamente progettati. Volumetricamente semplici, si tratta infatti parallelepipedi a base rettangolare con la parte posteriore semicilindrica; la cui muratura perimetrale è realizzata con mattoni, con apertura a feritoia e balconi di piccola dimensione sul lato da difendere, mentre il lato opposto presenta le porte di accesso; essi avevano originariamente dei setti trasversali come struttura controventante, pure realizzati in mattoni, presentano tutti un primo solaio di copertura e putrelle d’acciaio e di tetti a due falde di struttura lignea che lasciano presupporre una prima loro ristrutturazione avvenuta negli anni 1915-1918. Ora essi presentano notevoli aperture finestrate , venivano aumentati gli ingressi, mentre nelle strutture di controventamento venivano ricavate delle aperture per permettere una maggiore fruibilità interna. Negli anni ’70, venne deciso che una di queste strutture (all’interno del Forte Marghera ne esistevano 4), venisse utilizzata come sede del Museo Storico Militare. Venne ripavimentata e risanata. Nel 1991/92 rifecero il tetto e tutti i lavori necessari per rendere la struttura il più accogliente possibile ai visitatori.
2.
SEZIONE
DA MARGERA A FORTE MARGHERA
(Disegni - Planimetrie - Fotografie)
nostri giorni succedetesi in pochi ettari di terra sui quali si era sviluppato il borgo di Marghera.
L’intenzione è quella di fornire, alla persona interessata, alcune precise indicazioni riguardanti luoghi oggi difficilmente individuabili, infatti, si erano smarrite le tracce dell’antico borgo dopo notevoli e numerosi lavori di lenta ma continua modificazione dell’ambiente naturale lagunare avvenuta prima per mano veneziana, mediante la realizzazione di consistenti ed importanti opere idrauliche per la salvaguardia delle acque lagunari dagli interramenti fluviali, poi dai francesi e dagli austriaci, nel secolo diciannovesimo, per fortificare Venezia con considerevoli opere di difesa militare, quando la Repubblica marinara era già in stato avanzato di decadenza.
Il ritrovamento di alcuni disegni ed il loro confronto con i dettagliatissimi rilievi dell’area, eseguiti per scopi militari, nonché la prolungata frequentazione dei luoghi hanno portato all’individuazione del borgo di Marghera che sorgeva sull’area attualmente occupata dal Forte Marghera di cui alcuni manufatti costituivano parte degli edifici dell’antico borgo. La ricostruzione di queste vicende ha permesso inoltre di ampliare la conoscenza dei fatti, circostanze e luoghi, prima vagamente citati e la cui individuazione e datazione rimaneva dubbia.
La ristrettezza del soggetto trattato ha consentito solo un modesto approfondimento delle due cause che tanto hanno concorso alla modificazione di questo lembo di terra. la prima consiste nelle “diversioni” idrografiche eseguite per preservare la laguna dagli interramenti fluviali. La seconda è dovuta alla locazione geografica dell’area , sempre strategica, sia per il commercio, quale punto di controllo e dogana delle merci provenienti dalla terraferma, sia per la difesa militare , quale punto forte contro le truppe d’assalto: la normale compresenza di queste due valenze viene qui messa in risalto dell’importanza che l’area ha sempre avuto in questi secoli quale punto d’incrocio tra le vie di comunicazione fluviali, terrestri e lagunari.
3.
SEZIONE
ARMI
(tutte
le armi esposte al Museo sono state disattivate)
3.1
Armi Lunghe
3.2 Pistole
3.3 Armi
Bianche
3.4 Armi di Supporto
4.
SEZIONE
Sono conservati oggetti vari provenienti da trincee della I^ Guerra Mondiale, quali elmetti, parti d’arma, effetti personali, recuperati dal personale del 5° Reparto Rifornimenti in sede di bonifica del territorio nazionale, oltre ad altri materiali recuperati a seguito di radiazioni dal servizio od oggetto di gentile concessione d’uso. Fra i materiali spiccano, elmetti italiani “Adrian” mod. 1915, elmetti austriaci mod. 1917, caricatori, bombe a mano varie, resti di fucili, pistole, baionette, vanghette da trincea, borracce e gavette.
FRONTE
DEL BASSO PIAVE (1915-1918)
(di proprietà e gentilmente concessi in uso dall’Arch. Foffano)
In questa sezione vengono esposte numerose foto che ritraggono i soldati italiani impiegati lungo il fronte (1918), da Nervesa della Battaglia a Cava Zuccherina (Jesolo). Esse sono eloquenti, non hanno bisogno di commenti e mostrano con estrema veridicità i menti di guerra con tutto ciò che comporta : distruzione, morte, vita di trincea, l'esultanza della vittoria, la rassegnazione della sconfitta, il tutto impastato dalla polvere e dal fango li dove "la pianura era ricca di messi" (Hemingway).
E nessun futuro è senza passato.
6.
SEZIONE
Sono conservate varie serie complete di strumenti ripartite in cofani appositamente dedicati come anche strumenti singoli, ormai in disuso per l’evoluzione delle tecnologie, a ricordo dei maestri e del lavoro svolto sia in epoca bellica come in tempo di pace.
7.
SEZIONE
EVOLUZIONE
DEL REPARTO DA DIREZIONE TERRITORIALE
DI
ARTIGLIERIA A REPARTO RIFORNIMENTI
Sono conservati documenti e pubblicazioni tratti dall’archivio della ex Direzione di Artiglieria quali testi epistolari con varie ditte rifornitrici di materiali, manifesti riguardanti la bonifica del territorio ed altro sulle attività d’istituto della Direzione di Artiglieria prima, ereditate poi dal 5° Reparto Rifornimenti.
MASCALCIA
Sono conservate serie complete di attrezzi e materiali vari riferiti al governo dei quadrupedi, principale sistema di trasporto prima del massiccio utilizzo di automezzi e la completa meccanizzazione dell’Esercito (due basti per mulo, ferri da quadrupede, rete per foraggio, tosatrici manuali ed elettriche, brusca e striglia, attrezzature da maniscalco).
SANITA'
Sono conservate serie complete di attrezzi e materiali vari per Ospedale stanziale e da campo, nonché indumenti e materiale sanitario vario tra il quale, uno sterilizzatore campale e un laboratorio chimico campale del 1915-1918, oltre a confezioni di cotone idrofilo, flaconi di etere, ed altri farmaci, pacchetti di medicazione, lava occhi in cristallo, in uso ai reparti di sanità italiani della I^ Guerra Mondiale.
10.
SEZIONE
Sono conservati apparati radio, telefoni da campo, centralini da campo e materiali vari in dotazione ai Reparti delle Trasmissioni dal 1940 ad oggi (1989).
11. SEZIONE
CIMELI
ESTERNI
a. Cannone da 140/30 in dotazione ai Gruppi Artiglieria Pesante Campale
(Italia ex USA anni ’50)
b. Cannone da 76/40 in dotazione in dotazione ai Gruppi artiglieria Contraerea
(Italia II^ G.M.)
c. Obice da 75/13 in dotazione ai Gruppi Artiglieria da Montagna (Italia I^ e II^ G.M.)
d. Cannone controcarro da 76/55 (Italia ex gran Bretagna anni ’50)
e. Cannone da 40/56 in dotazione ai Gruppi Artiglieria Contraerea Leggera
(Italia ex USA anni ’50)
f. Cannone controcarro da 57/50 (Italia ex Gran Bretagna anni ’50)
g. Cannoncino contraereo FLAK 38 cal. 20 mm. (Germania II^ G.M.)
h. Bocca da fuoco per carro armato LEOPARD cal. 105/23
i. Bocca da fuoco per carro armato LEOPARD cal. 105/23
j. Bocca da fuoco cal. 149 mm.
k. Bocca da fuoco cal. 149 mm.
l. Rullo compressore del Genio Militare Italiano, trasformazione di un trattore d’artiglieria a
vapore della I^ Guerra Mondiale
m. Trenino da deposito munizioni (motrice con vagone)
.n. Trattore d’artiglieria Fiat TM 69 per cannone FH70 cal. 155 mm.
o. Stufa di Disinfezione "MANGINI" mod. R.E./1942
p. Panificio Mobile Campale
q. Motocarrello da Montagna MTC 80 "Fresia"
r. Cannone antiaereo Hispano - Suiza mod.HSS 804 D.C.A. cal. 20 mm.
s. Gruppo Elettrogeno Mod. 30 da 30 Kw Alfa Romeo
t. Complesso Antincendio Tipo C.A.L./P 100 - 2P/R -1/4 "Excelsior"